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GINO GIROLOMONI cooperativa agricola


BIO, DAL SEME AL PIATTO!

La storia della Coopertiva agricola Gino Girolomoni inizia nel 1971, con Gino Girolomoni, giovane sindaco del comune di Isola del Piano (Urbino), che comincia a promuovere iniziative volte a valorizzare e sostenere l’antica civiltà contadina.

Gino Girolomoni, fondatore e "mente" del BIO

Da queste prime esperienze nasce, nel 1977, una cooperativa storica e notissima legata al biologico: la Cooperativa Agricola Alce Nero, poi trasformata in Montebello® e infine, a seguito alla scomparsa del suo fondatore, nella “Gino Girolomoni Cooperativa Agricola” (2012).

“Per noi mangiare non è soltanto trasformare e cuocere il cibo – diceva Gino Girolomoni -, è molto di più. È anche amicizia, fraternità, bellezza, spiritualità, compagnia”. Gino era guidato da una visione della natura e dell'armonia dell'uomo con la natura che informava ogni sua azione.

È in questa visione e consapevolezza, che rientra la scelta di produrre la pasta in modo biologico, senza l’uso di sostanze chimiche di sintesi in nessuna fase della filiera produttiva, compresa quella della conservazione dei grani.

Il lavoro manuale nei campi

Il raccolto della cooperativa, infatti, viene controllato e collocato nei silos di stoccaggio, precedentemente puliti e trattati con polvere di alghe fossili e biossido di silicio, che uccide gli insetti per disidratazione, dunque senza chimica. I grani vengono poi mossi e arieggiati fin verso la fine di settembre, controllando la temperatura, per avere sempre un perfetto stato di conservazione.

Ma l’azienda va oltre il biologico.

In che senso?

Nel senso che, oltre a escludere l’uso di sostanze chimiche di sintesi, tutti i processi lavorativi utilizzano solamente energia elettrica da fonti rinnovabili, in parte auto-prodotta con un impianto fotovoltaico/eolico, in parte fornita da produttore di energia certificata come rinnovabile.

Il risultato? Una pasta, realizzata in molti formati, assolutamente naturale e assolutamente squisita. Non si può apprezzare l’una caratteristica senza evocare l’altra: naturalezza e squisitezza.

Quello di natura e bontà, dicono in cooperativa, è un connubio che deve essere l’orgoglio della cultura agroalimentare delle Marche.

Attualmente è in fase di completamento la costruzione di un mulino interno all’azienda, perciò il pastificio Girolomoni sarà il primo pastificio biologico italiano a chiudere la filiera agricola:

BIO dal seme al piatto!

Chi può vantare altrettanto?

Il pastificio Girolomoni visto dall'alto
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